Napoli indiscutibilmente mia

Io non so descrivere a parole l’esplosione di emozioni che mi crea questa città.

Sarà perché all’età di diciannove anni ha rappresentato, per motivi professionali, il taglio ombelicale con la mia famiglia, facendomela amare a distanza. Sarà perché è stata per me una scuola di vita.

Sarà il mare, sarà l’aria. Sarà la sua unicità rispetto a qualsiasi altro luogo. Sarà la sua allegria e la sua vivacità, in poche parole la sua follia.

Sarà l’innata ospitalità dei napoletani.

Saranno la pizza, i friarielli, il caffè, la pastiera o la sfogliatella riccia…

Non so!

So solo che c’è qualcosa di intimo e di magico tra lei e me.

A ogni passo le energie positive emanate dal suo suolo entrano in me, penetrano nel mio piede e arrivano direttamente al cervello, al cuore e all’anima.

© Lorenzo Bionda

Chi mi conosce bene lo avverte e dice che Napoli fa emergere il mio lato migliore, il mio essere solare e quindi, per avermi in quello stato di grazia, mi ci accompagna spesso.

Ogni cosa in questa città non ha un perché ma… ha un equilibrio! È forse un concetto difficile da capire ma è l’unico che io stesso ho trovato per giustificare questa mia dipendenza.

Ogni volta che ci vado, la città mi fagocita e soprattutto mi trasforma.

E così è successo anche nell’ultimo viaggio.

© Lorenzo Bionda

Durante la prima notte napoletana ho passato alcune ore seduto sugli scogli della Riviera di Chiaia a guardare la luna e la striscia di luce che quest’ultima produceva sulla superficie del mare. La mente era sgombra da qualsiasi genere di pensiero, mi rilassavo e incredibilmente non consideravo tutto ciò una perdita di tempo. Non era e non è da me, eppure è successo… e da quel momento quello strano stato che non mi appartiene e che mi hanno detto si chiami “calma” si è impossessato della mia mente e non mi ha più abbandonato fino al rientro a Bergamo.

Il soggiorno a quel punto non si è limitato a una carrellata di luoghi incantevoli quali il panorama che si gode dal Parco Virgiliano affacciato sul mare dopo Posillipo, il Castello di Capodimonte,  il Parco Virgiliano a Piedigrotta con le tombe di Leopardi e di Virgilio, i fiabeschi Castel dell’Ovo e Maschio Angioino, il vivace Centro Storico con la Spaccanapoli e i caratteristici pastori, la maestosa Piazza del Plebiscito con il Palazzo Reale, l’affollata via Toledo, le artistiche stazioni della metropolitana, la Certosa di San Martino e la funicolare… per finire con l’Antro della Sibilla Cumana e un “salto” a Pozzuoli.

© Lorenzo Bionda

Il viaggio è diventato un susseguirsi di abbracci con AMMIci, di risate, di confronti, di confidenze… anche quando la presenza dell’altro non rivestiva connotati fisici ma solo virtuali.

Ho perfino avuto la gioia di essere raggiunto da una persona che non abita a Napoli ma in un’altra città campana.

Ho conosciuto nuove persone: i simpaticissimi mariti di due AMMIche e una pluralità variegata di venditori di calzini…

In particolare le AMMIche partenopee mi hanno coccolato e viziato accompagnandomi nelle visite o invitandomi a cena…

In questo viaggio però c’è stata anche una nota negativa: è terminato! Ma le cose belle, per essere godute, devono avere una fine…

12 commenti
  1. Nunzia
    Nunzia dice:

    Perfetta descrizione di una città che non si può spiegare. Lettura piacevolissima e coinvolgente, mi è sembrato di essere lì ?

    Rispondi
    • Redazione
      Redazione dice:

      ???
      Nunzia! ma tu c’eri!
      Non ho fatto nomi e quindi la regola è stata applicata anche per te!
      Ma tu lo sai che ci sei tra le mie emozioni scritte…
      Un abbraccio

      Lorenzo

      Rispondi
  2. Sonia
    Sonia dice:

    Quanti colori in questo racconto. Non sapevo molte cose ed ora comprendo meglio i tuoi post inerenti il tuo soggiorno in questa città. Bello conoscerti meglio!!!

    Rispondi

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