Il super potere delle mamme

Vedrai che gli ormoni della gravidanza ti proteggeranno

Questa frase mi è stata detta al convegno di Genova dal mio (adorato) otorino.

Ero da poco nel quarto mese e, nausee a parte, mi sentivo effettivamente bene però devo dire che sentirlo dire da lui (e anche dal prezioso Mauro Tronti) mi aveva davvero tranquillizzato. E devo dire che le cose stanno davvero andando bene, Menny dorme da sei mesi (e tocco ferro mentre lo scrivo!) e anche se mi piacerebbe poter dire che non penso più a lei, mi sta davvero dando tregua. Solo qualche sbandamento, ma ormai fanno parte di me e ci faccio poco caso!

Comunque sia, affrontare la maternità da malata di Menière mi spaventa moltissimo. O meglio, mi capita di aver paura di non essere in grado di fare la madre (ma immagino capiti a tutte) ma questo pensiero di per se dura molto poco. Dura un po’ di più quello di aver paura quando avrò la bambina piccola in braccio, o magari sarò in giro con lei nel passeggino. Perché la verità è che finché la malattia riguardava solo me riuscivo a gestirla mentalmente, con la gravidanza faccio un po’ più fatica.

Per questo motivo ho deciso di parlarne un po’ con una malata speciale per me, mamma di due bambine e amica preziosa.

“Durante la prima gravidanza soffrivi già di Menière?”

“Durante la prima gravidanza soffrivo di meniére già da 7 anni. Avevo 17 anni, quando con un’ipoacusia improvvisa, arrivarono le prime crisi”

“Quanto influisce la malattia sul tuo essere mamma?”

“La malattia ha influito tanto con la prima gravidanza. Ero giovane, spaventata, poco consapevole, ma soprattutto sola, in balia di una malattia che ancora non conoscevo e non riconoscevano.

L’Ammi onlus ebbi la fortuna di conoscerla l’anno dopo la nascita della mia primogenita.

I primi 3 anni sono stati davvero pesanti, avevo crisi frequenti ed era difficile stare sola con la bambina.”

“La malattia ti ha permesso di vivere serenamente le gravidanze?”

“In gravidanza ho avuto problematiche legate alla sfera gravidica ma di meniére nemmeno l’ombra.”

“Quale consiglio daresti a chi, da malata, si prepara a diventare mamma per la prima volta?”

“Il consiglio che voglio dare a chi diventerà mamma o vorrebbe diventarlo é di non farsi frenare dalla paura.

Di vivere la vita e la quotidianità di ogni mamma perché la paura ci indebolisce, la malattia se ne nutre e si impossessa di noi.

Ho avuto il coraggio di mettere al mondo un secondo figlio, con tutti i rischi e pericoli perché cerco, anzi, voglio vivere una vita normale. Cerco di non pensare al “e se poi sto male?”. Cerco di vivere il presente e godermi le mie bambine.

Non mi trascuro, mi prendo cura di me stessa con ciò che, per me, mi fa stare bene.

Ho trovato il mio “equilibrio” “

Mimi

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