Ciao sono Lara,
non potendo oggi ospitarvi di persona nella mia città, mi fa piacere raccontarvi un po’ di lei.
Verona, la città di Giulietta e Romeo, dell’opera lirica in Arena, di rinomate fiere internazionali, di pregiati vini, ma anche e soprattutto città d’arte, di storia, che non si può non amare.
Città romana nasce sul colle di San Pietro e conosce il massimo splendore durante il periodo Repubblicano grazie, soprattutto, ad alcune peculiarità; la sua collocazione geografica in un importante crocevia tra nord e sud , est e ovest, un fiume navigabile che nella sua ansa raccoglie il cuore della città e il passaggio dal suo centro dell’antica Via Postumia. Ed è proprio da qui che avrei iniziato la mia passeggiata.
Vi avrei condotto per corso Cavour sotto i cui ciottoli, ancora oggi, si conserva l’antica strada romana, per poi varcare una delle due antiche porte che un tempo rappresentavano gli unici varchi sulla cinta muraria, porta Borsari.
Il decumano massimo che avremmo percorso dritto dritto ci avrebbe condotti in piazza delle Erbe, antico foro romano, una delle più belle piazze di Verona; Si! Una delle più belle, perché c’è veramente l’imbarazzo della scelta. Da qui, proseguendo, ci saremmo inoltrati in vicoli e vicoletti e, arrivando al fiume, avremmo goduto lo spettacolo dell’Adige, davanti a noi il ponte Pietra, il teatro romano oltre il fiume e il Colle San Pietro in alto a sovrastare oggi come un tempo la città.
Verona è un museo a cielo aperto,
i suoi vicoli trasudano storia, sparse qua e là pietre antiche provenienti da vecchie Domus, da tombe antiche, dall’Arena stessa, incastonate nelle più improbabili facciate.
Verona come un puzzle i cui pezzi oggi sono sparsi un po’ qua e un po’ là, testimoni di un passato glorioso.
Ancora oggi, dopo anni, alzando lo sguardo per caso, c’è sempre qualcosa che non avevo notato prima, un particolare che mi era sfuggito; Verona mi stupisce sempre.
Allora, quando verrete a Verona, perché sono certa lo farete, vi invito a entrare in qualche chiesa; sono pinacoteche oltre che luoghi di culto; girate senza meta nei quartieri, uno più bello dell’altro e poi non mancate di visitare il Teatro Romano, il Museo Archeologico, il Museo Lapidario più antico d’Europa, la Biblioteca Capitolare, Piazza Bra ed il Liston, L’Arena, Sottoriva con le sue osterie, Corso Sant’Anastasia e i suoi antiquari, Piazza dei Signori con la statua di Dante, che a Verona soggiornò, la Torre dei Lamberti, Palazzo della ragione, il Giardin Giusti di cui Goethe si innamorò, San Giovanni in Valle, l’Arsenale austriaco e, per ultimo ma non ultimo, Castelvecchio, un tempo residenza degli Scaligeri, oggi sede del museo civico.
Quando l’emergenza sarà finita sarò pronta più che mai ad accogliervi tutti e a condurvi per le vie di Verona, questa volta non virtualmente.
Un abbraccio
Lara
Davvero brava!
Complimenti.
ProSSSegui così??
Grazie amica speciale ?
Bravissima Lara. Ci sono stata prima di Natale a Verona…lo sai….e nonostante ci sia stata molte volte, non l’avevo mai vissuta da turista. L’ultima volta si….e me ne sono innamorata. Mi sono accorta però attraverso il tuo racconto, che ho ancora particolari da vedere. Sarai tu a farceli conoscere quando verremo la! Grazie!!!