Dammi la tua mano

Luglio 2016. 50 anni e 1 giorno.

Ero reduce dalla mia prima gentamicina e nell’orecchio buono riecheggiava il monito del Doc che, se fossi stata male, eravamo sulla buona strada.

In quel 1 giorno, io, come sempre, mi sono recata al lavoro.

I centri estivi mi aspettavano e soprattutto la mia ragazza specialmente meravigliosa per la quale, da 15 anni, sono la sua sicurezza quando la mamma non ci sta.

Tutto fila liscio fino alle 9 circa, quando a distanza di 24 ore dalla revisione del mio meccanico all’orecchio, inizio a sudare freddo, tutto inizia a girare vorticosamente.

Raccolgo tutta la forza e spiego alla responsabile del centro cosa stia succedendo.

Lentamente la stanza si svuota e mi chiedono cosa possano fare per me.

Nulla!!

Io lentamente mi sdraio a terra.

La mia meraviglia non intende seguire il gruppo dei bambini.

Prende una sedia e si avvicina a me.

“Paola, dammi la tua mano, ti acconto una stoia, così poi stai bene”

Con quella mano nella mia, mi sono sentita sicura.

I colleghi, a turno, non mi hanno mai lasciata sola.

Cosa si poteva fare….. Nulla!!!

Il loro esserci, la mano di G. sono stati per me un grande aiuto.

Un àncora in quel mare in tempesta che come sempre……. si è calmato.

 

Paola Fioravanzo

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