Il lago di Garda non ha certo bisogno di tante presentazioni. Non tutti, però, conoscono le bellezze del suo entroterra e io, in una domenica pomeriggio di qualche anno fa, alla ricerca di un percorso semplice per sgranchire le gambe, in un periodo non facile della mia conviveva con Menny, mi sono imbattuta per la prima volta in un luogo magico e misterioso che non conoscevo. Ve lo presento… CAMPO.

© Brigida Clazzer Doss

Campo è una frazione di Brenzone arroccata a 200 metri slm sulle pendici del Monte Baldo a strapiombo sul lago di Garda, raggiungibile solo a piedi con una ripida mulattiera che collega Castelletto a Prada. Questo ne fa una meta poco conosciuta ai più e molto affascinante ai miei occhi. A mio avviso uno dei più suggestivi punti panoramici del Benaco sulla costa veronese.

Il paese, tipicamente di struttura rurale, è composto di case in pietra calcarea tipica della zona. Circondato da uliveto e bosco a latifoglia ed è rimasto oggi com’era alla fine dell’800 quando iniziò a spopolarsi perché l’attività agricola legata essenzialmente alla coltivazione dell’olivo e del baco da seta era diventata insufficienti al sostentamento. Le origini medioevali del borgo sono testimoniate, oltre che dalla sua struttura, anche dalla chiesetta che sovrasta l’abitato con il suo campanile a vela, orfano oggi di campane. Al suo interno è possibile ammirare un ciclo di affreschi trecenteschi molto ben conservati attribuiti a Giorgio da Riva: la chiesa di San Pietro in Vincoli.

© Brigida Clazzer Doss

Ma arriviamo ai giorni nostri. Alcune case sono oramai crollate e ne rimane traccia solo sulle mappe Napoleoniche, altre sono state ristrutturate mantenendone l’originalità e oggi sono residenze estive. Solo una decida di persone abita in pianta stabile il piccolo borgo, il più giovane ultrasessantenne. Non c’è acqua corrente nelle case ma una fonte sorgiva a monte dell’abitato ancora e sempre attiva. Pochi metri più sotto la vita frenetica del lago che si anima di giorno e di notte, il traffico incessante; poche centinaia di metri più in alto il tempo si è fermato, la vita scorre a rallentatore.

© Brigida Clazzer Doss

Ci sono, però, occasioni in cui Campo si anima e trabocca di vita, come la notte di ferragosto in cui concerti sotto le stelle richiamano spettatori da tutta la provincia e non solo, o il lunedì di Pasquetta quando con non poca fatica si organizza la consueta scampagnata all’aria aperta. Ma è nel periodo Natalizio che Campo diventa magica; l’originale rassegna di presepi realizzati nei più disparati angoli del borgo: negli anfratti dei muri, sul greto del torrente, nelle nicchie più nascoste, sui gradini, sui davanzali, ognuno unico e originale. Attrae visitatori curiosi e desiderosi di vivere questa suggestiva atmosfera che solo Campo sa offrire.

© Brigida Clazzer Doss

Da qualche anno, una fondazione si è prefissa l’obiettivo di far rinascere Campo come borgo delle arti e dei mestieri per sfruttare le potenzialità di un territorio ricco di attrattive di storia e di cultura. Il progetto è di realizzare botteghe artigiane, laboratori d’arte e luoghi di incontro, il tutto avvolto e cullato dalla quiete del luogo. La meta è ambiziosa ma i lavori sono già iniziati e le premesse lasciano ben sperare che in tempi brevi si possa raggiungere.

© Brigida Clazzer Doss

Spero di aver destato la vostra curiosità e attratto la vostra attenzione, ma soprattutto avervi comunicato il desiderio di ricercare la bellezza di angoli nascosti, spesso vicini ma ignoti. Oasi di pace da ricercare e in rifugiarsi, davanti ai nostri occhi ma spesso non colti.

Alla prossima!

Lara

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Un dovuto e sentito ringraziamento a Brii Bergvagabund per la sua pazienza e generosità nell’offrirmi informazioni utili e tutto il materiale fotografico che correda e arricchisce il mio racconto.

6 commenti
  1. Sonia
    Sonia dice:

    Che meraviglia Lara. Lo avevo letto alla pubblicazione….ma non ho avuto tempo di commentare. Che luogo incantato Lara!!! Grazieeeee

    Rispondi

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