Io e Ilaria a teatro, o meglio, Io la musica e la Menière …
Quando la signorina Menière ha bussato, non troppo gentilmente, alla mia porta oltre vent’anni fa, cominciando a limitare e condizionare la mia quotidianità e la mia vita sociale, ha finito per intaccare gradualmente anche il mio rapporto con la musica che, insieme alla danza, è la grande passione della mia vita.
Ascoltare musica, soprattutto dal vivo, con l’orecchio ovattato e gli acufeni in sottofondo, stava diventando una specie di tortura e, così, un po’ alla volta, ho finito per disertare ogni occasione pubblica per ascoltare buona musica, concerti, spettacoli teatrali etc…
Pensavo e temevo che si trattasse ormai di una condizione irreversibile e che il mio rapporto con la musica fosse irrimediabilmente compromesso, invece questa foto che mi ritrae a teatro con mia figlia alcuni mesi fa, poco prima dell’inizio di un’opera di Haendel, testimonia che la vita (leggi, i bravi medici, le cure, la mia determinazione e soprattutto la nostra fantastica associazione) mi ha restituito insieme a un ritrovato benessere anche l’enorme piacere di ascoltare la musica.
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