Sognando New York

Chi ha già letto qualche mio racconto sa che sono una persona che ama viaggiare e sa pure che ho avuto la grandissima fortuna di fare molti viaggi in paesi più o meno vicini.

A volte organizzo i miei spostamenti nei minimi dettagli, altri invece li programmo all’ultimo minuto.

Inizio a viaggiare già quando organizzo il mio prossimo viaggio e a volte questo mi aiuta a non pensare al troppo tempo che passerà aspettando le prossime ferie.

Sono certa che ognuno di noi, in cuor suo, abbia desiderato visitare il mondo; mi piace pensare che visitare altri paesi e scoprire altre culture ci faccia crescere sotto tantissimi punti di vista e se si hanno figli è giusto far scoprire loro che oltre l’orizzonte c’è molto di più.

Detto ciò oggi vi racconterò di un viaggio, ma diverso dagli altri che ho fatto!

Vi parlerò del mio viaggio chiuso in quel famoso cassetto dei desideri. Un viaggio organizzato da tempo ma che per vari motivi non ho ancora fatto: una settimana a New York con Chiara, mia figlia.

Ormai ho fissato la data e sarà nell’estate del 2022, viaggio di fine scuola, il viaggio della famosa matura! Qualcosa che mi auguro Chiara porterà nel cuore; io potrò finalmente aprire e vuotare quel cassetto dal sogno e riempirlo di foto, ricordi e emozioni.

Ho avuto la grandissima fortuna di farmi raccontare da un amico la sua esperienza newyorkese e devo dire che ne ho tratto dei bellissimi spunti. Sì perché ogni viaggio diventa poi scambio di esperienze, consigli, modi differenti di vedere le cose; si ha modo di passare delle ore a chiacchierare e disquisire sugli usi e costumi, su come si mangia, su cosa vedere e cosa no, sul b&b casalingo e sul ristorante a conduzione familiare dove devi assolutamente assaggiare la cucina locale.

Intorno ad un viaggio c’è davvero “un mondo”!

Ecco allora, cari amici, come immagino il viaggio a New York: la nostra settimana sarà dedicata a visitare la “grande Mela” a grandi morsi e a “vivere dal vivo” tutte quelle tipiche cose americane che per ora conosciamo solo attraverso la tv e internet o per sentito dire.

Sicuramente nella lista delle cose “assolutamente da fare” ci sono: camminare a piedi nudi a Central Park, prendere un hot dog nelle barracchette dello street food, sorseggiare un caffè lungo annacquato nel bicchiere con il beccuccio nel tappo e il cartoncino per non scottarti le dita, prendere il battello e vedere da vicino la Statua della Libertà, assistere ad un musical a Broadway, camminare sul ponte di Brooklyn, passeggiare nei quartieri di Little Italy e China Town; visitare musei, quelli “strani” ; salire sull’Empire State Building, guardare le insegne luminose di Time Square appena si fa buio, raccogliersi in un attimo di silenzio al World Trade Center, mettersi sul ciglio della strada e chiamare uno dei numerosi taxi gialli ed infine mangiarsi un doppio cheeseburger con salsa barbecue e burro di arachidi e finire in bellezza con  una fetta della famosa New York cheesecake.

E poi camminare, camminare, camminare lungo tutti i 10 km della Fifth Avenue, entrare a fare qualche acquisto nei negozi del Rockfeller Center, pattinare sul ghiaccio nella più famosa pista di pattinaggio del cinema, fotografare il famoso hotel di lusso “Plaza” con tutte le sue colorate bandierine issate sopra l’entrata della hall, visitare la New York Public Library e la cattedrale neogotica di San Patrick ed infine entrare almeno al Moma e al Guggenheim Museum, così, giusto per capire come certe opere sono diventate famose…

Credo proprio che non avremmo tempo di annoiarci!

Ringrazio Roberto e Mimì per i consigli e le foto.

Siccome manca ancora un po’ di tempo, se qualcun’altro volesse darmi delle dritte le accetterò molto volentieri.

Alla prossima

Lisa

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